Calcio: Scontri nel derby siciliano Catania-Palermo, stop di tutte le attività

Data 2/2/2007 23:16:56 | Argomento: Sicilia

CATANIA, 2 febbraio 2007 -
Catania-Palermo, il derby siciliano anticipo della 22ª giornata di A finito 1-2, scrive un nuovo capitolo nero del calcio italiano. Un agente del reparto mobile della Questura di Catania è morto durante scontri tra forze dell'ordine e tifosi del Catania durante il derby con il Palermo. L'agente sarebbe stato colpito al viso da una bomba carta. Secondo le ultime notizie un altro poliziotto versa in gravissime condizioni.
Dettaglio paradossale e aggiacciante, la partita (accadrà anche per le altre gare) era stata preceduta da un minuto di silenzio per ricordare la figura di Ermanno Licursi, dirigente della Sammartinese, morto sabato scorso dopo una rissa allo stadio di Luzzi (Cosenza), al termine della partita con la Cancellese (Terza categoria).

LUCA PANCALLI (commissario straordinario Figc): "Ho disposto lo stop di tutte le attività, il calcio in Italia si ferma. Ora basta, veramente basta". Durissimo il commissario straordinario della Federcalcio, Luca Pancalli, che ha disposto il blocco di tutti i campionati. "È una situazione che non riesco neanche a commentare, perdere la vita a 38 anni è incredibile - ha aggiunto -; questo non è sport, sono d'accordo con Petrucci e con tutte le componenti del calcio e abbiamo bloccato tutto".

MAURIZIO ZAMPARINI (presidente Palermo): "Considero dei delinquenti chi va allo stadio a fare a botte. Io personalmente l'ho sempre detto fin da quando sono arrivato a Palermo che, nel caso di gravi incidenti nel nostro stadio, sarei andato via subito. In questo momento penso solo ai genitori di quel povero ragazzo che era allo stadio per lavorare. Stasera nessuno ha vinto, ma abbiamo perso tutti - prosegue -. Questi non sono tifosi, sono delinquenti che in altro Paesi come l'Inghilterra sono stati arrestati e puniti severamente. Il lassismo italiano, invece, permette che ancora accadano queste cose. È inutile che si pensi siano le società a risolvere il problema della violenza negli stadi. Cosa dovremmo fare? Ci limitiamo agli appelli, ma non basta: ci vogliono leggi severissime".

Una mia modesta considerazione personale: lo sport è divertimento e gioia di stare insieme, sia che si vince che si perde. Credo che alla base del problema c'è una mancanza di valori; valori che molti di quelli che vanno allo stadio non hanno; andare allo stadio non per vedere la partita ma per sfogarsi con la violenza gratuita...questo è per loro il calcio, per me no!Ci vadano solo loro allo stadio...io di certo non ci andrò più.
Il calcio si fermi, non una settimana, ma un anno, due...La vita di una persona non vale una partita vinta o persa.







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