Tour 2009: Contador in trionfo sui Campi Elisi

Data 26/7/2009 20:27:00 | Argomento: Sport-Varie

Due leggeri colpi sul petto vestito di giallo e un colpo di pistola con la mano. Così Alberto Contador ha chiuso il Tour de France 2009 dal palco allestito sugli Champs-Elysées. Insieme a lui, degni rivali, c’erano Andy Schleck e Lance Armstrong. Il texano è apparso un pochino imbronciato: per la prima volta non è sul gradino più alto della Grand Boucle. Nei sette precedenti aveva guardato tutti dall’alto verso il basso. Lo statunitense della Astana ha fatto incontestabilmente una corsa eccezionale, ha ottenuto un risultato che in pochi credevano davvero possibile. Certo, lui è tornato per vincere e l’hanno prossimo ci riproverà. Ma per un “vecchio ragazzo” di 38 anni questo è un risultato invidiabile. Solo Poulidor, l’eterno secondo del Tour, nel 1976 a 40 anni compiuti è andato oltre Armstrong, ottenendo l’ottavo podio al Tour della sua carriera. I due ora, a pari merito, condividono il record di podi nella Grand Boucle. Ma il texano è ancora in attività e il prossimo anno vorrà tornare a Parigi, magari sul gradino più alto.


C’è stata anche parecchia Italia nella premiazione. Franco Pellizotti ha vinto la classifica di miglior scalatore, vestendo la maglia a pois. L’atleta della Liquigas ha anche ottenuto il premio per la combattività dimostrata durante le tre settimane. La vittoria non è arrivata, ma le tante fughe gli hanno fatto accumulare i punti per la casacca a pallini. Inoltre, passare primo sul Tourmalet non è stata impresa da poco.

Nibali ha solo guardato la premiazione. Siamo sicuri, però, che se continuerà a mostrare questi progressi il siciliano presto potrà salire sul palco di Parigi con alle spalle l’Arco di Trionfo.

Per gli italiani il Tour 2009 si chiude senza vittorie, ma con Rinaldo Nocentini otto giorni in giallo e poi 14° in classifica, e Franco Pellizotti maglia a pois e corridore più combattivo.


Pellizzotti e Nocentini (foto Sirotti)

Dobbiamo ringraziarli perché grazie a loro siamo riusciti a seguire con qualche emozione un Tour che ne ha regalate proprio poche. Ma non vogliamo ripeterci, la speranza è che nel 2010 gli organizzatori presentino un percorso accattivante e che i ciclisti diano vita ad una corsa meno bloccata. Ci sono grandi atleti che in futuro potranno esibirsi in appassionanti sfide e farci divertire parecchio. Speriamo non rimangano soffocati da chi preferisce che i grandi giri si decidano con la cronosquadre come, in parte, è successo in questo Tour.

Il Tour è finito. Senza nemmeno un corridore positivo all’antidoping, per ora. Non succedeva da qualche anno. Speriamo che nei prossimi mesi non sia necessario riscriverne la classifica.



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