Giro d'italia 2010, -2 al via. Le impressioni dei protagonisti
Data 6/5/2010 22:42:00 | Argomento: SPORT in Pillole
| Amsterdam - Meno due al Giro d’Italia che scatterà domani da Amsterdam. La serata di ieri è stata l’occasione per i protagonisti di velare i sogni e le speranze. Cadel Evans, Ivan Basso, Carlos Sastre, Alexandre Vinokourov, Damiano Cunego e Gilberto Simoni ieri hanno tenuto una conferenza stampa in vista dell’imminente avvio della corsa rosa. Se probabili protagonisti che non mancheranno di darsi battaglia in queste tre settimane per indossare all’arena di Verona domenica 30 maggio la maglia Rosa più importante. Così i sei – Evans: «Voglio vincere»»; Basso: «Voglio lavorare per il podio ma non sono al top…»; Sastre: «Giro molto duro, io ci provo»; Vinokourov: «prima volta al Giro, sento di avere una grande gamba»; Cunego: «spero di vincere una tappa di montagna»; Simoni:«è il mio ultimo Giro, darò tutto!»; Garzelli: «Lotterò per tornare a vincere almeno una tappa».
Divertimento assicurato per il 93° Giro d’Italia che partirà sabato dal centro di Amsterdam per concludersi domenica 30 maggio nella spettacolare Arena di Verona.
 Sulle strade olandesi, con il vento del nord che non si sa mai da che parte soffi «le prime tappe sono molto insidiose e nell’ultima settimana ci sono veramente tante dure salite...» così Carlos Sastre prova ad immaginare la Corsa Rosa 2010.
«Il mio unico obiettivo è prendere la Maglia Rosa e lottare per vincere il Giro alla mia prima partecipazione» così il kazako Alexander Vinokourov.
«Le scommesse mi danno vincitore ma a me non piacciono le scommesse perché non mi hanno mai portato fortuna: ce la giochiamo ogni giorno» così il campione del mondo Cadel Evans ha regalato un sorriso alla platea.
Infine i due “meno giovani”, Stefano Garzelli e Gilberto Simoni, hanno salutato i giornalisti con propositi battaglieri: «Le tappe più difficili sono nell’ultima settimana ma io non aspetterò certo due settimane di corsa per attaccare…» Stefano Garzelli.
«Tutti quanti dicono di non stare bene ma secondo me si nascondono – precisa Gilberto Simoni – e allora ci penserò io a “stanarli” fin dalle primissime salite…».
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