L'alimentazione và in vacanza, rigenerarsi in montagna col trekking

Column: Alimentazione
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Per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza impegnati a raggiungere o recuperare la piena forma fisica si preferisce un luogo tranquillo e salubre di montagna, per ritemprarsi dalle calde giornate trascorse al mare e regalarsi momenti di benessere fisico e mentale che rimangono impressi nell'animo di chi li vive. Aria frizzante del mattino, sane passeggiate nei boschi, lunghe tappe a fresche fontanelle, acquisti al mercatino di prodotti locali freschi e sani da cucinarein giornata, che disconoscono i giovani nipotastri geneticamente modificati: sono alcuni degli elementi rigeneranti e tonificanti per una completa rimessa in forma, premessa verso un benessere sano ed equilibrato.

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto ad un dietista ed esperto nutrizionale qualche semplice consiglio per una corretta alimentazione quando siamo in montagna."Per fare una corretta alimentazione anche quando si và in vacanza in montagna basta seguire delle semplici regole che permettano di svolgere tutte le attività previste per questo tipo di vacanza senza affaticare l'organismo e rinunciare ai piatti tipici del luogo."


Per prima cosa, bisogna sapere che il corpo consuma molta più energia quando si vanno a fare delle escursioni o trekking, infatti queste attività comportano un'assunzione calorica circa doppia a quella normal, che può addirittura aumentare se la camminata avviene su salite ripide e se si trasportano zaini pesanti.
Dato che il trekking è uno sport di resistenza, la principale fonte di energia deve essere rappresentata dagli zuccheri semplici che forniscono energia di pronto utilizzo e che ritroviamo in alimenti come frutta, miele e marmellata, ma soprattutto dagki zuccheri complessi -forniti dai farinacei- che vengono assorbiti in maniera più lenta e assicurano un apporto energetico abbastanza protratto nel tempo.
Fondamentale è anche il reintegro delle perdite di liquidi, che avvengono con il sudore e con l'aumento della respirazione per lo sforzo o per la quota, e di sali minerali come potassio, sodio, cloro e magnesio.Perciò bisogna non solo bere molto, ancora prima di avvertire la sensazione di sete, ma anche aumentare il consumo di verdura, frutta fresca e secca, particolarmente ricca di questi sali minerali.

Alcuni consigli pratici

In termini pratici, bisognerebbe frazionare i pasti durante l'escursione per evitare fastidiose sensazioni di malessere dovute all'intenso sforzo fisico al quale non si è abituati. La suddivisione dei pasti dovrebbe avvenire nel modo seguente:
-Prima di partire fare una colazione non troppo abbondante, per evitare che la digestione non sia difficile a scapito della resitenza fisica, ma energetica a base di latte o yogurt con fette biscottate e marmellata o miele ed eventualmente un frutto o una spremuta;
-Fare soste di almeno 5 minuti ogni ora e mezza con piccoli spuntini a base di pane con marmellata o biscotti e con piccole bevute per garantire all'organismo un costante apporti idrico;
-Fare un pranzo a base di alimenti nutrienti, ma leggeri che non richiedano una digestione troppo lenta e impegnativa per evitare l'affaticamento muscolare dovuto al richiamo del sangue verso l'apparato digerente. Preferire panini con prosciutto o speck o bresaola, con verdure condite da un filo d'olio extravergine d'oliva e abbinare sempre un frutto di stagione.Dopo il pranzo fare una sosta di almeno trenta minuti prima di ripartire;
-Al ritorno dell'escursione concedersi una cena equilibrata e nutriente a base di pasta condita con pomodoro fresco e un cucchiaio di parmigiano, carne bianca o rossa, un abbondante porzione di verdura cruda o cotta, un pò di pane e un frutto. Il tutto accompagnato da acqua oligominerale per ripristinare le perdite idriche della giornata e perchè no...un bicchiere di vino che in compagnia non guasta mai.

Published:  26-Aug-2007 15:48